Se in Europa è ancora tabù, l'esperanto è tra le 9 lingue ufficiali delle Olimpiadi cinesi

Proprio la Cina, che ha un alfabeto non latino, rompe gli indugi verso l'esperanto e la inserisce tra le nove lingue ufficiali attraverso le quali saranno fornite le informazioni dei prossimi giochi olimpici.

08/02/2008 - Dichiarazione di Giorgio Pagano, segretario dell'associazione radicale Esperanto.

Mentre in Europa si continua a non considerare l'ipotesi che la comunicazione transnazionale democratica, con la conseguente salvezza delle nostre lingue, si persegue solo attraverso la messa in campo di una lingua pubblica internazionale, come solo è l'esperanto, la Cina la inserisce tra le nove lingue ufficiali attraverso le quali saranno fornite le informazioni dei prossimi giochi olimpici.

Delle lingue dell'Unione europea solo inglese, francese, tedesco e
spagnolo sono state considerate, non il portoghese, non l'italiano...
Basta andare su www.china.org.cn per rendersene conto.
Si può considerare questo un segnale forte nell'identificazione dell'Esperanto come lingua transnazionale anche in Estremo Oriente: proprio la Cina, infatti, che più volte ci si era preoccupati di "tutelare" nei confronti dell'esperanto, per via del suo alfabeto non latino, ha rotto gli indugi.
E' ora che il ministero dell'istruzione italiano, il quale elaborò già
dieci anni fa un copioso e favorevole Studio sulla Lingua
Internazionale, ne avvii le sperimentazioni e se ne faccia promotore anche nell'Unione, già dalla prossima riunione dei ministri del 15 febbraio a Bruxelles: pena la marginalizzazione della lingua italiana nei prossimi 50 anni.


Notizia presa da comunicati-stampa.net