CLAUDIO MARI DIFENDE LA LINGUA ITALIANA

ORDINE DEL GIORNO PROPOSTO DAL CONSIGLIERE CLAUDIO MARI E APPROVATO IL 28/4/08

Il Consiglio Provinciale di Pesaro e Urbino

Premesso che
- il Politecnico di Torino ha soppresso il corso di laurea in “ingegneria tessile” di Biella tenuto in italiano sostituendolo con un analogo corso tenuto in lingua inglese,
- nella sede di Vercelli il corso di laurea di “ingegneria elettronica” dal secondo anno sarà tenuto esclusivamente in lingua inglese,
- per il primo corso di suddetta laurea, come per gli altri corsi in cui vi sia l’opzione italiano/inglese i cittadini italiani che sceglieranno l’inglese non pagheranno le tasse universitarie, mentre quelli che opteranno per l’italiano pagheranno la tassa (1500 euro),

considerato che
- è aberrante e inaccettabile questa istigazione all’abbandono della propria lingua madre,
- l’introduzione dell’inglese come lingua privilegiata nelle scuole e università italiane ridurrà l’italiano a lingua di secondo rango intaccando alle fondamenta il patrimonio culturale, sociale ed economico dello Stato Italiano, mandando al macero generazioni di italiani che hanno creduto e si sono battuti per un’Italia unita e consapevole,
- in breve tempo verrà persa la capacità di comprendere oltre 700 anni di letteratura italiana e la storia che ne fa parte; i tanti che nel mondo studiano l’italiano non solo per avvicinasi al nostro grande patrimonio di cultura umanistica , ma anche alle conoscenze scientifiche che sottendono alle produzioni italiane il cui prestigio è noto in tutto il mondo, senza parlare della qualità della vita che rende l’Italia fra i paesi più ammirati e vivibili, abbandonerebbero ben presto la lingua di Dante e Boccaccio; le stesse produzioni italiane avrebbero un calo di prestigio, come del resto il turismo,
- il passo conseguente, la scelta dell’inglese come lingua ufficiale di comunicazione in ambito europeo condannerebbe l’Italia a una evidente marginalità, mentre il vantaggio goduto nei concorsi dai parlanti inglese come lingua madre, determinerebbe una classe dirigente europea prevalentemente anglosassone;
- tutto ciò è palesemente inaccettabile e infatti la Comunità Europea sostiene il multilinguismo e la parità linguistica fra i riversi popoli che la compongono, mentre l’ONU ha proclamato il 2008 anno della tutela delle diversità linguistiche,
- tutto ciò, forse, non risolve il problema della necessità una lingua neutra di comunicazione in ambito comunitario, che pertanto non può però essere una lingua che avvantaggia qualcuno a sfavore della maggioranza,
- se si vuole favorire l’interculturalità dei giovani, è d’altro canto possibile organizzare corsi paritari fra stati diversi con scambio di docenti,

tutto ciò premesso
- si criticano le scelte discriminatorie nei confronti della lingua italiana del Politecnico di Torino.
- si invitano le istituzione universitarie presenti nella provincia a evitare esperienze del tipo sopra descritte se non in un accordo strettamente paritario.