Conclusione della fiera di Ancona


La Fiera di Maggio è finita. Abbiamo "smontato" la nostra postazione dopo circa 40 ore di presenza in 4 giorni e possiamo fare il bilancio di questa nostra prima esperienza. Tanta gente qui in Ancona, più dei centomila previsti! Per fortuna il tempo è stato splendido (se avesse piovuto sarebbe stata dura per noi!). In 16 ci siamo alternati a presidiare la postazione: un tavolo molto spartano, tre sedie, un ombrellone (tutti rimediati in prestito tra amici e conoscenti) ed un bel cartello con la stella verde e la scritta "Esperanto, Lingua di Pace". Abbiamo distribuito molto materiale e, comunque, lo striscione l'hanno visto tante persone che non potranno più dire: "Ma l'esperanto esiste ancora?" Diverse persone si sono fermate a guardare e a ritirare (spesso timidamente) i pieghevoli: amici, curiosi, persone interessate, molti giovani. Qualcuno ha lasciato il proprio recapito (ma pochi). Una ragazza ha voluto un po' di volantini per metterli nella libreria dove lavora; un'altra per distribuirli all'università di Perugia dove studia. Venerdì abbiamo perfino fatto una piccola conferenza stampa del tutto improvvisata: si sono avvicinati tre giornalisti (che conoscevo) delle pagine locali del Messaggero e del Resto del Carlino: due giovani, l'altro un po' più maturo. Abbiamo cominciato a parlare del più e del meno, a fare delle considerazioni politiche e poi li abbiamo inchiodati al problema linguistico. Abbiamo discusso per più di un'ora, i due giovani hanno preso appunti e chiesto materiale. E' andata bene, no?
Un particolare: abbiamo notato che alcune persone erano restie ad avvicinarsi temendo, forse, di dover pagare qualcosa!
Questa iniziativa è nata in maniera un po' estemporanea ed è stata realizzata in fretta. L'anno prossimo cercheremo di far meglio.
Un caro saluto a tutti.
Aldo Grassini
(Intervento ripreso dalla lista degli esperantisti marchigiani)