LA LINGUA DELLA GUERRA E LA LINGUA DELLA PACE
I potenti hanno sempre parlato la lingua della guerra. Anche oggi l’impero parla la lingua della guerra e usa la sua lingua come un’arma in più nel tentativo di dominare il mondo, militarmente, economicamente e culturalmente.
Eppure un altro mondo è possibile ed un’altra lingua è possibile: la lingua della pace, della solidarietà e della uguaglianza tra tutti i popoli, grandi e piccoli. Nessuno deve essere discriminato sulla base della sua lingua materna.
L’altra lingua è l’esperanto, lingua internazionale neutrale, creata apposta per essere parlata su un piede di parità fra popoli di lingue diverse. Perciò nazionalisti e guerrafondai non l’hanno mai potuta soffrire. Ci deve pur essere una ragione se tra i nemici dell’esperanto ci sono Hitler, Stalin e Bush e tra gli amici Tolstoj, Einstein e Papa Giovanni Paolo II.
Informatevi e ragionate da voi: www.esperanto.it.
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