Premio Zamenhof 2007 - Stefania Casini

Stefania Casini, regista cinematografica e televisiva, per la serie di documentari "America Latina" e "Preti di Strada" su l'impegno civile di alcuni personaggi femminili del Sudamerica e sulla lotta di preti coraggiosi contro la prostituzione di giovani immigrate africane.




Trascrizione dell'intervista.
La regista Stefania Casini intervistata da Francesco Fiordomo.

Premiata questa sera qui ad Ancona per la sua attività soprattutto a favore delle donne in riscatto delle donne.
_Si, ... non è proprio così, comunque diciamo che io amo molto raccontare delle storie ed ho raccontato delle storie di donne straordinarie, di donne anche umiliate, di donne battagliere, di donne che avevano comunque un fuoco dentro per cui la loro vita ha avuto ed ha un valore, ma le ho raccontate perché poi mi hanno appassionato. Quindi ogni volta che mi avvicino ad una storia ad un soggetto diciamo poi mi lascio completamente travolgere da loro, perché il mio lavoro è una cosa meravigliosa, perché incontro delle persone straordinarie, e quindi queste donne mi hanno dato spesso, a me, la forza, me l'hanno restituita, la forza di andare avanti, l'entusiasmo. Io veramente credo che comunque le donne valga la pena di raccontarle perché comunicano, comunicano sempre, come dicevo prima, nel dolore, nella gioia, nel rigore, nella forza, nella follia, nel sogno.
_Si è parlato anche di questo documentario che lei ha realizzato.
_Preti di strada, si, l'ho realizzato per Rai Educational e in questo caso sono andata, diciamo, a incontrare dei preti, come don Santoro, dei preti che comunque lavorano sul territorio. Lavorano in quella parte emarginata della città, don Massimo alla casa della carità, sono stata con lui, con i Rom, perché mi interessa moltissimo il lavoro che fanno queste persone, sono dei preti, io non sono credente, ma loro mi hanno conquistato veramente con la forza e con l'umanità che hanno e con l'energia per cui fanno un lavoro incredibile in quelle aree disagiate della città dove troppo spesso noi non andiamo e che troppo spesso noi non conosciamo e che invece bisognerebbe conoscere per capire.