(ANSA) La lingua madre di una persona e' 'stampata' nel cervello, e si distingue da quelle apprese misurando l'attivita' elettrica del cervello. Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Universita' di Milano-Bicocca. Questo fenomeno e' dovuto al fatto che l'apprendimento della lingua nativa, in persone monolingui, si verifica contemporaneamente all'acquisizione delle conoscenze concettuali e normative, come pure delle esperienze corporee e sensoriali.